La Salsa nasce a Cuba . Ma la musica non conosce ostacoli o barriere e col tempo ha superato confini e il mare e la lingua ed è arrivata in tutto il mondo.
Quando ho iniziato a ballare la Salsa , nel 2006, non si contavano di certo tutti questi appassionati! Eravamo pochi, e così anche gli insegnanti e i locali e il pubblico.
Quasi sempre si ballava nelle pizzerie o comunque in locali, con un’aerea più o meno estesa, dove si cenava e poi ci si scatenava in pista, senza pensare agli stili di ballo, all’abito firmato, al papillon e soprattutto al mocassino.
Sicuramente se incontrate per strada un “vecchio” salsero vi dirà: “ Non è più come una volta, si è perso tutto!”.
In parte sono d’accordo, perché molti iniziano a ballare non per la musica o il ballo ma perchè credono di poter avere un approccio facile con le donne.
Non tutti i “nuovi” salseri condivideranno questo mio pensiero, ma sono sicuro che vedranno con i loro occhi dimuire il numero dei “frequentatori” delle serate. Chi resta, resta perchè si innamora davvero delle musiche e del ballo.
“Non è più come una volta” anche perché mi capita spesso di vedere a bordo pista ragazze dire di “No” quando sono invitate a ballare ( per carità, con gli “strusciatori seriali” avete la mia approvazione!!), e forse un po’ la responsabilità è degli insegnanti che non sono riusciti a trasmettere fino in fondo i buoni valori che questa musica ti insegna.
So di esser stato un po’ critico e di non aver raccontato la parte migliore del mondo latino, ma credo che sia anche corretto trasmettere quello che ho vissuto, a differenza di chi racconta senza sapere